Quella cuccia vuota…

La sua cuccia vuota, la ciotola senza più croccantini, il suo gioco preferito non più in giro per le stanze, il silenzio della casa senza più il suo abbaiare o miagolio, quel dolce rumore delle sue zampe quando ci veniva incontro…

Quella sensazione di vuoto, di tristezza, di malinconia, di rabbia, di abbandono che si prova quando ci lascia per sempre un animale che abbiamo amato, anzi, che amiamo, perché la morte di un qualunque essere vivente, umano o non, non spezza il legame d’amore.

Purtroppo molte persone non riescono a comprendere quanto dolore sia causato dalla perdita di un animale domestico e continuano a proferir parola: “Ma era solo un animale!”,Ne prenderai un altro!”,Ora stai esagerando!”, senza sapere quanto fastidio possano arrecare con quelle frasi.

La morte di una animale con cui abbiamo percorso un pezzo della nostra vita, più o meno lungo, è, invece, un vero e proprio lutto e come tale va rispettato e va affrontato. Ovviamente, ogni persona reagisce in modo diverso, e queste differenze dipendono anche dal periodo che stiamo attraversando  in quel momento e dalla fase di vita in cui sperimentiamo quella perdita: un bambino, un adulto o  una persona anziana per la quale il suo “amico peloso”  era l’unica compagnia, avranno modi diversi di affrontare  la mancanza di un cane,  di un gatto o di qualunque altro animale.

Molto delicato e controverso è anche un altro aspetto: quello dell’eutanasia, ma le emozioni contrastanti di questo aspetto possono comprenderle fino in fondo solo chi ha affrontato questa esperienza. Da un lato si vuole continuare a tenerlo con sè, e da un altro il veterinario di fiducia che ti fa notare quanto tu sia egoista, perché la vita per il nostro animale è diventata, ormai, troppo dolorosa. Quando, dopo notti insonne e lacrime versate, si arriva alla seconda decisione, si è assaliti da rimorsi e sensi di colpa, come conferma anche uno studio di ricercatori statunitensi che ha affermato che il cinquanta per cento dei proprietari che hanno fatto sopprimere il proprio animale si senta in colpa e rimugini sul passato e sulle cose che avrebbe potuto fare prima.

Perdere un animale è come perdere un pezzo della nostra vita, ma bisogna accettare e superare il lutto, ognuno con i propri tempi.

Come non esiste un amore di serie A e di serie B, così non esiste un dolore di serie A e di serie B.

Può essere difficile comprendere a pieno tale dolore per chi non ho lo ha vissuto, ma che, almeno, venga rispettato.

Dottoressa Lorenza Fiorilli, Psicologa