Nella ragnatela della violenza psicologica

Oggi tratterò un tema così importante, vasto e delicato che, ovviamente, non si può esaurire in poche battute: la violenza psicologica.  Cercherò, comunque, di considerare i punti salienti: In cosa consiste realmente?  Quali conseguenze può portare?  E come riprendere in mano la propria vita?

Per violenza psicologica o violenza emotiva, si intende una serie di maltrattamenti, di abusi dell’anima che possono essere messi in atto da qualunque persona verso qualunque altra persona, ma nella maggior parte dei casi, si attuano da un uomo verso una donna, come ne sono testimoni gli ultimi casi di cronaca. Essa è una forma subdola di violenza perché non ci sono cicatrici evidenti, come nel caso della violenza fisica, e che può portare gravi conseguenze a chi ne è vittima.

Foto di Lorenza Fiorilli

 

Essa si manifesta con comportamenti di svalutazione e di denigrazione, con parole di umiliazioni e critiche continue che possono riguardare il proprio abbigliamento, il proprio modo di comportarsi, le persone che si frequentano; nel caso particolare di un rapporto di coppia queste critiche possono riguardare il modo di cucinare o di pulire casa, o la maniera in cui si educano i figli. Gli uomini che mettono in atto questo genere di violenza sono spesso anche molto gelosi e possessivi, e tendono ad isolare la donna che ne è vittima dalle proprie amicizie e familiari. Queste persone hanno anche la tendenza a sminuire i problemi della partner e ad ingigantire i propri, passando loro come vittime e, spesso, facendo sentire in colpa la propria compagna, che, secondo loro, non si occupa abbastanza, o in maniera “giusta”, di loro.

Ecco, il senso di colpa è uno delle tante conseguenze che può portare questo tipo di abuso: la donna si interroga su quali siano i suoi comportamenti “sbagliati” e crede, effettivamente, che siano state le proprie azioni o le proprie parole a far sì che il proprio compagno non sia soddisfatto di lei. I sensi di colpa generano un senso di inadeguatezza e portano ad un’altra conseguenza della violenza psicologica: la perdita di autostima. La vittima dei maltrattamenti perde, poco alla volta, stima e sicurezza in se stessa, fiducia nelle proprie capacità, e, nei casi più gravi, dubita dei suoi stessi pensieri. In questo caso la vittima dei maltrattamenti non è più sicura neanche della sua percezione e dei suoi ricordi: questa grave forma di manipolazione mentale viene detta gaslighting e porta la persona a sentirsi confusa e, spesso, a diventare dipendente dal manipolatore.

Se, fortunatamente, si riesce ad uscire da queste relazioni non sane, le conseguenze ci saranno comunque: chi è stata vittima di violenza psicologica porterà con sé le cicatrici invisibili, il senso di inadeguatezza, la bassa autostima, la consapevolezza di non essere stata in grado di far fronte alla cattiveria dell’altra persona e lo sconcerto che un uomo che diceva di amarla l’ha ridotta all’ombra di se stessa. Spesso ci sono anche conseguenze sul piano fisico come insonnia, attacchi di ansia, disturbi psicosomatici e depressione; ovviamente tutto ciò dipende dalla gravità della violenza e dalla sua durata.

Non è facile rialzarsi e continuare come se niente fosse successo: bisogna attingere a tutta la forza che non si crede più di avere, bisogna perdonare e perdonarsi, non rimuginare più sul come e perché è accaduto; è essenziale, inoltre, circondarsi di persone che ci vogliano bene e che sappiano ridare, poco alla volta, sicurezza e stima di sé. Ma la cosa più importante è che la persona che ha subito gli abusi, ricominci ad amare se stessa, e a credere di nuovo nei propri ideali e nei propri valori, che sono stati gettati nel fango dal manipolatore, in modo che la vittima non li ritrovasse più…

Lorenza Fiorilli

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Lorenza Fiorilli

Lorenza Fiorilli si laurea nel 2004 in Psicologia presso l’Università di Roma "La Sapienza" e supera l’Esame di Stato che le consente l’iscrizione all’Albo dell’Ordine degli Psicologi del Lazio. Le altre sue passioni sono gli animali e la fotografia, è infatti socia della LAV (Lega AntiVivisezione) ed ha curato il reportage di scatti che hanno corredato il libro “Dalle vette innevate alle profondità marine: l’Arma dei Carabinieri nei quattro elementi naturali” scritto dalla sorella Alessandra Fiorilli in collaborazione con il Comando Generale dell’Arma. Nel 2008 apre, insieme alla sorella, il Centro di Tutoring Scolastico e Professionale “Atena” e diventa Segretario dell’Associazione Culturale “Araba Fenice” fondata da Alessandra. Ha preso parte a tutte le rassegne teatrali della suddetta associazione e ha curato la prefazione di due raccolte di storie per bambini “I racconti di Mila e Pila” e “Mila e Pila e le lettere dell’Alfabeto” di cui la sorella è autrice. Il ricavato delle vendite dei due libri è andato in beneficenza all’Ospedale Pediatrico “Bambino Gesù” di Roma .Ha curato una rubrica di psicologia per il periodico “BCC Nettuno Informa” dal 2009 al 2017. Nell'ottobre 2018 ha conseguito il Master annuale in Psicologia Scolastica presso l'Istituto Galton, Ente Accreditato dal MIUR e che opera nel campo dell'editoria, della formazione e della ricerca scientifica su tematiche inerenti la psicologia e le neuroscienze. Nel febbraio 2019, sempre presso l'Istituto Galton, ha conseguito il titolo di Tutor DSA, dopo aver frequentato con profitto il corso e averne superato l'esame finale.

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