L’amore è…

 

Non so quanti di voi ricordano la raccolta di figurine “Love is…” (che rientrano tra quelle che compravo da bambina ma di cui non finivo mai la collezione completa!): c’erano due personaggi, uno maschile e uno femminile, ritratti tipo fumetto, che in ogni figurina rappresentavano delle situazioni tipiche di una coppia innamorata; sulla parte alta c’era scritto, appunto, love is…, e in basso la dicitura raffigurante la situazione stessa.

Tra le tante didascalie c’erano: “avere quel pizzico di cavalleria”; “non mostrare mai impazienza”; “un tenero abbraccio sulla porta di casa”; “essere rannicchiati vicini vicini sul divano”; “portarla ad un concerto all’aperto”.  Questi sono solo alcuni dei modi in cui, secondo i creatori delle figurine, è possibile mostrare amore nei confronti di un’altra persona.

Ma cos’è veramente l’amore? E non solo inteso quello verso un altro essere vivente ma anche quello per il proprio lavoro, per la propria casa, per la natura; prima di dare qualche definizione più “scientifica” e razionale, vi dico cosa è per me l’amore:

è amore quando, nonostante abbia quasi quarant’anni, non riesco ad andare a dormire se non do la buonanotte a mia madre, personalmente, o telefonicamente se non ci troviamo nello stesso luogo; è amore quando ho aspettato anni, dopo la  morte di mio padre, prima di mangiare di nuovo le pannocchie lesse, che avevamo l’abitudine di mangiare insieme il pomeriggio di Ferragosto, e anche se sono riuscita ad assaggiarle di nuovo, senza di lui non hanno più lo stesso sapore; è amore, quando nonostante siano passati più di venti anni dalla perdita di alcuni miei gatti, alcune notti sogno ancora che sono vivi e che stanno giocando in giardino, allora scendo di corsa le scale per andare da loro, ma mi sveglio con le guance bagnate di lacrime; è amore quando, nonostante è dalla nascita che abito sempre nella stessa casa, ancora mi emoziono a vedere il sole che filtra dalle finestre…

Foto di Lorenza Fiorilli

Dal punto di vista anatomico e biologico, ogni area del nostro cervello è deputata al riconoscimento e alla gestione di particolari capacità; l’area coinvolta nell’amore, e quindi nelle emozioni e nei sentimenti è il sistema limbico, in particolare una ghiandola, a forma di mandorla, detta amigdala, e che si trova all’incirca in corrispondenza della tempia.

Ovviamente, come ogni essere vivente è unico, così sarà unico anche il suo cervello, e quindi unica la sua capacità e l’intensità ad amare. In particolare, il cervello femminile e quello maschile sono diversi dal punto di vista anatomico, come dimostrano studi scientifici, e quindi diverso è il modo in cui riconoscono ed elaborano le emozioni.

Tornando alle nostre figurine, e cioè all’amore tra due partner, alcuni studi nel campo della scienza delle relazioni hanno evidenziato che alcune caratteristiche comportamentali e alcune situazioni possono contribuire alla nascita e al mantenimento di una relazione amorosa. Tra queste: saper ridere insieme; somigliarsi dal punto di vista intellettivo e formativo; essere gentili; avere un atteggiamento accomodante; avere buone capacità di dialogo.

Ognuno di noi pensa di sapere cosa sia l’amore, di conoscerlo, di provarlo, di dimostrarlo, ma credo che al di là delle ricerche in campo scientifico e psicologico e al di là dei consigli degli esperti, il modo più semplice di sapere se si stia amando nel modo “giusto” un’altra persona, sia guardarla negli occhi e vedere se riusciamo a donargli serenità e gioia, e se, in altre situazioni che non riguardano il nostro partner, riusciamo ad emozionarci e a provare entusiasmo, anche per  cose che possono sembrare banali…

Dottoressa Lorenza Fiorilli, Psicologa

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Lorenza Fiorilli

Lorenza Fiorilli si laurea nel 2004 in Psicologia presso l’Università di Roma "La Sapienza" e supera l’Esame di Stato che le consente l’iscrizione all’Albo dell’Ordine degli Psicologi del Lazio. Le altre sue passioni sono gli animali e la fotografia, è infatti socia della LAV (Lega AntiVivisezione) ed ha curato il reportage di scatti che hanno corredato il libro “Dalle vette innevate alle profondità marine: l’Arma dei Carabinieri nei quattro elementi naturali” scritto dalla sorella Alessandra Fiorilli in collaborazione con il Comando Generale dell’Arma. Nel 2008 apre, insieme alla sorella, il Centro di Tutoring Scolastico e Professionale “Atena” e diventa Segretario dell’Associazione Culturale “Araba Fenice” fondata da Alessandra. Ha preso parte a tutte le rassegne teatrali della suddetta associazione e ha curato la prefazione di due raccolte di storie per bambini “I racconti di Mila e Pila” e “Mila e Pila e le lettere dell’Alfabeto” di cui la sorella è autrice. Il ricavato delle vendite dei due libri è andato in beneficenza all’Ospedale Pediatrico “Bambino Gesù” di Roma .Ha curato una rubrica di psicologia per il periodico “BCC Nettuno Informa” dal 2009 al 2017. Nell'ottobre 2018 ha conseguito il Master annuale in Psicologia Scolastica presso l'Istituto Galton, Ente Accreditato dal MIUR e che opera nel campo dell'editoria, della formazione e della ricerca scientifica su tematiche inerenti la psicologia e le neuroscienze. Nel febbraio 2019, sempre presso l'Istituto Galton, ha conseguito il titolo di Tutor DSA, dopo aver frequentato con profitto il corso e averne superato l'esame finale.

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