Cervello maschile e femminile: quali differenze?

Tu non mi capisci!”.Mettiti nei miei panni”. “Non mi comporterei mai come te!”.

Quante volte, durante una discussione con l’altro sesso, abbiamo pronunciato frasi simili?

Queste espressioni sono dettate solo dalla rabbia o delusione di quel momento? Beh, a giudicare dalle molteplici ricerche svolte sulle differenze tra uomo e donna sembrerebbe di no; piuttosto hanno un fondo di verità.

Donne e uomini, di fronte alle stesse situazioni, mettono in atto comportamenti diversi, talvolta opposti, rendendone difficile la comprensione da parte dell’altro sesso e creando incomprensioni e discussioni.

Le diversità che si riscontrano nell’affrontare una situazione o un problema dipendono dalle caratteristiche che distinguono il cervello. Anche se non si può parlare in modo categorico di “cervello maschile” e “cervello femminile”, esistono comunque delle differenze nel modello di organizzazione e nelle procedure di elaborazione e risposta delle informazioni provenienti dall’esterno.

Scultura a Courmayeur (Foto di Lorenza Fiorilli)

Anche dal punto di vista anatomico vengono riscontrate delle differenze: il cervello degli uomini pesa in media il 10-15% in più rispetto a quello delle donne e, pur funzionando con le stesse sostanze chimiche, queste vengono prodotte in diverse quantità.

Inoltre, nel genere maschile prevale l’emisfero sinistro, specializzato nelle funzioni razionali, analitiche e logiche; questo fa sì che gli uomini siano più portati, in genere, per i ragionamenti matematici e meccanici e riescano meglio in compiti di orientamento spaziale.

Le donne, invece, possono possedere fino al 40% di connessioni in più tra l’emisfero sinistro e quello destro, specializzato nell’intuizione, nella creatività e nella sfera emotiva. Queste connessioni sono ciò che permettono al genere femminile di fare più cose contemporaneamente. Inoltre, le donne hanno un vantaggio nelle abilità verbali.

Tali differenze anatomiche si ripercuotono sulle scelte comportamentali e sulle reazioni emotive.

Di fronte ad una decisione da prendere, le donne analizzano la situazione considerando maggiormente l’aspetto emotivo; questo perché sono più portate per la comprensione delle emozioni, dello sguardo e del comportamento non verbale. Gli uomini, al contrario, giungono ad una decisione in maniera più razionale, giudicando la situazione problematica in maniera più generale.

Diverso è anche il modo con il quale si gestisce e si cerca di risolvere un problema: la maggior parte degli uomini preferisce non parlarne apertamente e cerca di risolvere la situazione da solo. Le donne preferiscono, invece, affrontare direttamente la situazione problematica, soffermandosi in particolare sulle emozioni che crea quella situazione, e prima di giungere ad una conclusione preferiscono confrontarsi anche con altre persone a loro vicine.

Le piccole e grandi differenze tra i due sessi non si esauriscono, ovviamente, in quelle sopra citate; sarebbe impossibile elencare i risultati dei molteplici studi ed esperimenti che sono stati condotti negli anni su questo tema.

Questo mio articolo ha voluto, piuttosto, essere uno spunto di riflessione sulle divergenze tra i comportamenti messi in atto dai due sessi.

La prossima volta che vi trovate in macchina con il vostro fidanzato o marito che si ostina a non chiedere informazioni stradali o a non usare il navigatore, o, al contrario, con la vostra fidanzata o moglie che, invece, domanda a tre persone diverse quale sia il miglior tragitto per raggiungere un luogo, piuttosto che adirarvi, riflettete che sta ragionando con un cervello diverso dal vostro! E sforziamoci, in ogni situazione, di comprendere meglio il punto di vista dell’altro.

                         Dottoressa Lorenza Fiorilli, Psicologa