60° Puntata del Romanzo “Arri Arri Cavalluccio” di Alessandra Fiorilli

Di ritorno dall’ospedale, con la pioggerellina che bagnava le mie spalle, il tuo pigiama a righe, le ciabatte della nonna, la tua valigia di pelle, dovetti affrontare la realtà, dovetti scendere a patti con la morte per averti almeno qualche giorno in più. Ma quest’ultima fu inclemente: era un giovedì quando rientrasti a casa e il martedì mattina eri già pronto per essere vestito con l’abito più bello, con le tue scarpe lucide e stavolta non ti sarebbero servite per uscire con la nonna e camminare per il lungomare.

Nel trambusto del primo pomeriggio, tra le cose da acquistare in farmacia, l’infermiera che andava avanti ed indietro per tutta casa, in modo da organizzare il lavoro nella maniera più funzionale e fruttuosa possibile, con la valigia ancora da disfare, con la nonna che cercava di rendersi utile, pur se sommersa da un mare ormai incontenibile di lacrime, tra tante cose da fare, dunque, io mi ero dimenticata, per un istante, che tu eri finalmente rientrato a casa.

Lasciai il lavoro agli altri e mi diressi verso la tua camera, e nel preciso momento in cui varcai la soglia della tua stanza da letto, trovasti la forza per chiamarmi vicino a te e per dirmi: “Vedi, ce l’ho fatta… sono riuscito a tornare a casa per vederla un’ultima volta. Prima ero in prigione, ora sono libero”. La tua grande forza d’animo, il tuo coraggio, il tuo ottimismo, il tuo vedere, come dicevi spesso, il bicchiere sempre mezzo pieno, è condensato in queste parole che riuscisti a pronunciare, anche se con la voce appannata, di ritorno dall’ospedale.

Parlasti di libertà ma ad occhio nudo nessuno avrebbe potuto vederla: non eri libero perché non potevi muoverti, non potevi mangiare… non potevi fare nulla di quello che più amavi, eppure… eppure parlasti di libertà.

Dove era celata? Nel tuo essere a casa, tra quelle lenzuola di lino ricamate a mano, nelle finestre che potevi chiedere a noi di aprire o di chiudere, in quel vedere fuori la finestra non strade a te sconosciute, ma luoghi a te cari, misurati ogni giorno con i tuoi passi.

Eri libero, nonostante chiunque avrebbe potuto affermare il contrario, senza essere in errore. La tua libertà era la tua casa, il tuo giardino, era la nostra presenza in ogni momento della giornata. Ecco cosa ci rende liberi: l’amore, solo l’amore.

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Alessandra Fiorilli

Alessandra Fiorilli è il Direttore Responsabile, Proprietario ed Editore della rivista online "EmozionAmici" pubblicata anche sull'omonima pagina Facebook. Laureata in Scienze Politiche, Giornalista iscritta all'Albo dell'Ordine Nazionale, è anche Scrittrice (12 le opere pubblicate tra romanzi, raccolte di racconti e reportage), ed Autrice Teatrale iscritta alla S.I.A.E. (ha scritto e rappresentato 14 sue opere). Dal 2008 al 2017 ha rivestito la carica di Direttore Responsabile del periodico "BCC Nettuno Informa". Dal 2008 è titolare, insieme alla sorella, Psicologa, del Centro di Tutoring Scolastico e Professionale "Atena". Nello stesso anno fonda anche anche l'Associazione Culturale "Araba Fenice", rivestendone la carica di Presidente. Nel settembre 2018 ha superato l'esame del Corso in Teatroterapia organizzato dall'Artedo Srl, ente accreditato dal MIUR ed e specializzato nel campo delle Artiterapie. Nel Gennaio 2019 ha superato brillantemente il Corso di Formazione Tutor DSA organizzato dall'Istituto Galton, Ente accreditato dal MIUR e che opera nel campo dell'editoria, della formazione e della ricerca scientifica su tematiche inerenti la psicologia e le neuroscienze. Nel Febbraio 2019 ha superato il Corso di Formazione ADHD- Valutazione-Diagnosi-Trattamento organizzato dall'Istituto Galton. Sempre nel febbraio 2019 ha superato due Corsi di Formazione "Didattica Metacognitiva e strategie di studio" e "Le Intelligenze Multiple" presso il Centro Studi Erickson

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