Quando i libri diventano strumenti di inclusione: il grande successo della mostra “Vietato Non Sfogliare” organizzata da Area onlus presso l’Ospedale Pediatrico Gaslini di Genova

In un mondo dove il cartaceo sembra perdere il suo fascino, specie per i più giovani, scrivere di iniziative come la mostra “Vietato Non Sfogliare”, organizzata dall’associazione Area onlus di Torino (www.areato.org) e che si è tenuta presso l’Ospedale Gaslini di Genova, fa ben sperare.

L’aspetto più importante di questa mostra itinerante, che dal 2011 sta girando sia per le scuole e le biblioteche piemontesi sia fuori regione, è stato quello di evidenziare quanto possano fare concretamente i libri per i bambini affetti da varie forme di disabilità. “Vietato Non Sfogliare– dichiara Elena Corniglia, referente del suddetto progetto- è un percorso espositivo all’interno del quale sono ospitati circa 120  volumi, nazionali ed internazionali. I testi, con i quali sono entrati in contatto i piccoli degenti e i visitatori della mostra, sono accomunati dal fatto di essere accessibili anche per chi ha bisogni di lettura speciali, poiché sono volumi multicodice. Si tratta di libri tattili, libri in simboli (CAA), libri in Lingua dei Segni Italiana, audiolibri, libri digitali e libri ad alta leggibilità, libri senza parole, quindi testi che presentano una pluralità di linguaggi, fruibili con tutti i cinque sensi. La mostra itinerante, che viene aggiornata di anno in anno, ha preso parte anche al Salone del Libro di Torino, in cui è presente dal 2013”

Le caratteristiche casette della mostra itinerante “Vietato Non Sfogliare” (per gentile concessione di Area onlus di Torino)

Rossella Bo, psicoterapeuta e Consigliere Delegato di Area Onlus, sottolinea la grande importanza che ad accogliere la loro mostra sia stato un Ospedale Pediatrico come il GasliniLa trasferta genovese di Vietato Non Sfogliare è stata realizzata grazie al sostegno di YARPA Investimenti, che ancora ringraziamo  per aver fortemente voluto l’incontro tra la nostra Associazione e il Gaslini, due realtà che hanno  dimensioni ben diverse, ma che sono accomunate dall’intento di prendersi cura a 360 gradi e con la massima professionalità del benessere dei bambini. Con grande soddisfazione abbiamo realizzato questo primo passo, in verità un grande traguardo per noi, ovvero quello di portare in un centro di eccellenza medica libri che garantiscano a tutti i piccoli lettori, nessuno escluso, il diritto alla lettura e all’immaginazione, certi del valore, anche terapeutico, che le storie possono avere per loro. Da notare che alla mostra itinerante è collegato un catalogo online (https://dito.areato.org/ricerca_libri/) in cui si possono  trovare indicazioni e caratteristiche di oltre 600 libri pensati e realizzati per bambini con disabilità e con  difficoltà di apprendimento”.

Un angolo di una precedente mostra (foto per gentile concessione di Area onlus di Torino)

I libri della mostra sono contenuti in espositori a forma di casette, a simboleggiare l’accoglienza verso i piccoli lettori, cui sono offerte, attraverso linguaggi differenti, esperienze concrete di scambio e di inclusione.

Il Dottor Paolo Moretti, primario dell’UOC Medicina Fisica e Riabilitazione dell’Ospedale Gaslini, così si espresso in merito alla mia domanda su cosa abbia rappresentato l’evento  per i bambini che vi hanno preso parte: “La mostra “Vietato non sfogliare” per la cui presenza al Gaslini ringraziamo l’Associazione Area di Torino ed in particolare la presidente Gianna Recchi e la dott.ssa Rossella Bo, ha rappresentato per i bambini che hanno avuto l’opportunità di partecipare, una straordinaria occasione per comprendere come i libri e la “lettura” possano trasformarsi in esperienze diverse da vivere veramente con tutti i sensi e in tutti i sensi.  Leggere, sfogliare, giocare, apprendere, comunicare, esplorare, interagire con le parole, con i simboli, con il tatto, con le immagini liberamente o accompagnati dai laboratori e dalle attività organizzate: tutto ciò  ha coinvolto i bambini ed i loro accompagnatori che si sono sentiti accolti e guidati attraverso le casette raccoglitori in un percorso pieno di sorprese”

La mostra “Vietato Non Sfogliare” allestita all’Ospedale Gaslini di Genova ( per gentile concessione del Laboratorio Fotografico del Gaslini di Genova)

La  mostra è stata  fruibile anche dai visitatori esterni, come sottolinea il Dottor Moretti “ La presenza di visitatori esterni è stata costante anche se non preponderante. Bimbi e famiglie in visita o in ospedale solo per poche ore per brevi accertamenti   hanno avuto l’opportunità di incontrare bimbi “ospedalizzati” e conoscere e confrontarsi con la disabilità e con situazioni difficili così diverse dal loro mondo di tutti i giorni. Insegnanti ed operatori hanno apprezzato la possibilità di avere un quadro ben organizzato e completo dell’editoria accessibile per l’infanzia e trarre così spunti per le loro attività con i bambini”

 

 

 

Le casette della mostra al Gaslini (per gentile concessione del Laboratorio Fotografico del Gaslini di Gemova)

Il ricovero in ospedale è sempre un momento molto delicato, ancor più se il degente è un bambino, quindi iniziative come “Vietato Non Sfogliare” rivestono sicuramente un alto valore simbolico come conferma il Dottor Moretti : Il soggiorno in ospedale per un bambino rappresenta spesso un momento di apprensione, di disagio, di paure e per i familiari un momento di ansia e difficoltà. Iniziative come queste all’interno dell’ospedale rappresentano un’occasione di scambio ed incontro, incontro con altri bimbi e famiglie che stanno vivendo un’esperienza di malattia, di difficoltà. In particolare un’iniziativa di questo tipo li può aiutare a raccontare, immaginare costruire storie, storie di altri, la propria storia ed ad esprimere, liberare così sentimenti ed emozioni. Per altri bimbi ricoverati può rappresentare anche una semplice occasione di svago ed intrattenimento. Comunque l’iniziativa ha avuto un grande successo e abbiamo già richieste dalle famiglie e dagli operatori perché possa diventare un appuntamento fisso da replicare”

Alessandra Fiorilli