Il tramonto che ci manca e la libertà che tornerà, se rimaniamo uniti

Sono giorni  difficili per la nostra nazione, con un bollettino giornaliero di contagiati, ricoverati e morti che ci fa sentire in guerra, con i nostri sanitari in lotta contro il tempo e con i posti in terapia intensiva al limite del collasso. Chi ha la fortuna solo di rimanere a casa, sta sperimentando, forse per la prima volta, una limitazione di quelle libertà che sembravano scontate e una cancellazione pressoché totale di quella vita che poteva sembrare, talvolta, banale.

E’ indubbio che lo stare in casa per impedire il diffondersi della catena di contagio, diventa sopportabile al pensiero di coloro che si trovano ricoverati nelle terapie intensive, dove non possono incontrare i propri cari e dove la paura della morte si accompagna allo strazio di non poterli vedere neanche un’ultima volta.

Ciò che sta accadendo ha contorni apocalittici e se solo qualcuno, un po’ di tempo fa, ci avesse predetto un tale scenario, saremmo andati via con una smorfia di disgusto, tanto era impossibile credere che, nell’arco di qualche settimana, ci avrebbero chiesto un’autocertificazione per andare a fare la spesa e ci saremmo trovati separati dai nostri familiari solo perché non vivono nella nostra stessa casa.

Il momento che manca di più, specie per coloro che hanno la fortuna di vivere in un paese o in una città sul mare, è quello del tramonto. Non a caso, su Facebook e su Instagram, le foto che più spesso vengono pubblicate e condivise sono quelle che immortalano i minuti dopo che il sole è scomparso all’orizzonte, “gettandosi in mare”.

E lì,ogni sera, il cielo si tinge di arancione carico e di rosso, e l’animo si apre, accogliendo in sé la forza e l’incomparabile bellezza della natura.

Ecco, oggi, questo editoriale, è dedicato al tramonto che ci manca guardare in silenzio.

In questa foto si vedono degli uccelli in volo, da sempre simbolo massimo della libertà,  di questa libertà che oggi tanto ci manca.

Potranno arrivare altri tramonti e altri voli da guardare ma per tornare alla nostra vita dobbiamo restare a casa e credere ciascuno nel sacrificio dell’altro.

Uniti ce la faremo.

                                             Alessandra Fiorilli