16° Puntata del Romanzo “Arri Arri Cavalluccio” di Alessandra Fiorilli

Dal rientro dell’ospedale non uscisti più da casa, ti limitavi ad andare in giardino per tagliare qualche ramo morto, per cogliere i limoni o per innaffiare le piante e i bulbi dei fiori. Durante quei mesi, mi svegliai presto anch’io tutte le mattine, mi sfilavo da sotto le coperte e, con accortezza, aprivo la porta di casa per scendere quelle scale che mi avrebbero condotto da te. Quando arrivavo in cucina, avevi già fatto colazione con il pane cotto a legna e con la caciotta di pecora, il cui gusto ti ricordava quella che acquistava per te tua madre, quando eri piccolo. Poi, ti pulivi la bocca con quel grande tovagliolo di cotone, quello che amavi di più faceva parte di una tovaglia che avevo regalato alla nonna: era a scacchi multicolori, un po’ sbiadito dal sole, ma rimaneva lo stesso il tuo preferito. Mi accomodavo attorno al grande tavolo della cucina mentre tu continuavi a pregarmi di assaggiare una fettina di quella deliziosa caciotta, io ti rispondevo che il formaggio al mattino non lo apprezzavo molto ma, giacché il mio diniego ti intristiva, ne portavo alla bocca un pezzetto e lo lasciavo sciogliere sotto al palato, per assaporarne il gusto. Sì, nonno, quella caciotta era veramente buona, sapeva di campagna e di lavoro, di vanghe e di vino rosso, di estati passate a cogliere i pomodori, di tralci di vite da sistemare, di uva da pigiare, sapeva di te, amante com’eri delle cose rurali, della libertà, d’ogni singola manifestazione della natura. Sapeva di te, sì, di te: uomo di cultura ma anche di lavoro, amante della storia antica, del greco e del latino, delle lettere, delle poesie, delle cravatte di pura seta, dei completi di lana vergine o di lino, di cappelli da indossare sempre, persino in estate. Tu eri questo, nonno, l’uomo che aveva sposato la donna di cui si era innamorato mentre camminava lungo il corso della città, perché colpito dalla sua bellezza, dal suo nasino che amavi sempre prendere tra le mani, dei suoi occhi verdi, l’uomo che era diventato il maresciallo ammirato e stimato da tutti, apprezzato per la sua correttezza, lealtà ed onestà, l’uomo che era stato nominato Cavaliere del lavoro, ma, soprattutto, l’uomo che era diventato nonno, mio nonno.

Sharing is caring!

Pubblicato da

Alessandra Fiorilli

Alessandra Fiorilli è il Direttore Responsabile, Proprietario ed Editore della rivista online "EmozionAmici" pubblicata anche sull'omonima pagina Facebook. Laureata in Scienze Politiche, Giornalista iscritta all'Albo dell'Ordine Nazionale, è anche Scrittrice (12 le opere pubblicate tra romanzi, raccolte di racconti e reportage), ed Autrice Teatrale iscritta alla S.I.A.E. (ha scritto e rappresentato 14 sue opere). Dal 2008 al 2017 ha rivestito la carica di Direttore Responsabile del periodico "BCC Nettuno Informa". Dal 2008 è titolare, insieme alla sorella, Psicologa, del Centro di Tutoring Scolastico e Professionale "Atena". Nello stesso anno fonda anche anche l'Associazione Culturale "Araba Fenice", rivestendone la carica di Presidente. Nel settembre 2018 ha superato l'esame del Corso in Teatroterapia organizzato dall'Artedo Srl, ente accreditato dal MIUR ed e specializzato nel campo delle Artiterapie. Nel Gennaio 2019 ha superato brillantemente il Corso di Formazione Tutor DSA organizzato dall'Istituto Galton, Ente accreditato dal MIUR e che opera nel campo dell'editoria, della formazione e della ricerca scientifica su tematiche inerenti la psicologia e le neuroscienze. Nel Febbraio 2019 ha superato il Corso di Formazione ADHD- Valutazione-Diagnosi-Trattamento organizzato dall'Istituto Galton. Sempre nel febbraio 2019 ha superato due Corsi di Formazione "Didattica Metacognitiva e strategie di studio" e "Le Intelligenze Multiple" presso il Centro Studi Erickson

Commenta

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: