A me non importava niente del lago Michigan sul quale poter andar a pattinare, delle strade vestite a festa, io ero solo impaziente di poter abbracciare nuovamente mia nonna Angela.
E così è stato.
Sto preparando la valigia e penso a Pila, vestita con quella sciarpa di papà e con quelle scarpe marroni con la fibbia dorata della mamma.
“Accidenti, senza di esse come faccio a incontrare la signora Mila?”, mi chiedo.
Allora invento una scusa con i miei genitori, in modo da avere da loro quello che mi occorre.
“Mamma, papà vi voglio tanto bene. Però non ci vedremo per due settimane, e così ho pensato di portare con me in Italia un oggetto che appartiene a voi, così, se sentirò la vostra mancanza, vedendolo, potrò sentirvi vicino”.
Mamma e papà si commuovono davanti alla mia richiesta e mi chiedono cosa voglio portare con me in Italia.
“La sciarpa a quadri rossi di papà e le tue scarpe marroni con la fibbia dorata, mamma”.
La mamma aggrotta le sopracciglia e dice:
“ Quelle cose che tu mi stai chiedendo ormai vecchie e fuori moda, le ho date via proprio appena arrivata a Chicago”.
“Date via? Ma come mamma date via? Ed io come faccio eh? E Pila? Chi glielo dice adesso a Pila che non può vestirsi più?”, rispondo un po’ nervosa e un po’ preoccupata.
La mamma non capisce, non può capire, non sapendo dell’esistenza di Mila e Pila.
“Ludovica, si può sapere cosa stai dicendo? Chi è questa Pila, una persona povera alla quale avevi promesso la sciarpa di tuo padre e le mie scarpe?”, chiede mamma.
Per fortuna che in mio aiuto, anche se lui non lo sa, arriva mio padre.
“Ludovica se non ci sbrighiamo, rischiamo di perdere l’aereo”.
Apriti cielo!
Non m’importa più della sciarpa o delle scarpe di Pila, voglio solo precipitarmi in aeroporto per tornare, anche se solo per due settimane, da nonna Angela.
Abbraccio mia madre, prendo la valigia e salgo sull’ascensore con papà.
Qualche munito e siamo già al piano terra di questo grattacielo.
La gente è imbacuccata per bene: oggi il termometro segna -11 gradi.
Salgo sul taxi e mi giro dietro: arrivederci Chicago, torno da Mila, sono finalmente arrivate le vacanze natalizie!